Cosa le stava succedendo? Per la prima volta dopo mesi aveva letto, su quello non c’erano dubbi, ma le parole che le erano sgusciate dalle labbra non erano penetrate nella sua mente passando per gli occhi. Il primo istinto fu quello di parlarne con qualcuno (…) Ma una strana sensazione l’attraversò: doveva tacere! (…) Qualunque origine avesse il prodigio che aveva sperimentato – sempre che di prodigio si trattasse -, l’unica cosa sensata da fare era metterlo a frutto per l’interrogazione del giorno seguente, senza farne parola con nessuno [L’annusatrice di libri, Desy Icardi]
Torino, 1957. A pensione dalla zia Amalia, papà Adelmo manda la quattordicenne Adelina per iniziare a frequentare l’Istituto Maria Cristina di Savoia, con l’intenzione di conseguire un prezioso titolo di studio. La zia Amalia riceve una discreta somma di denaro dal fratello Adelmo per coprire le spese legate alla figlia, ma la donna pur essendo benestante è piuttosto spilorcia e Adelina è costretta ad andare a scuola con pesanti scarponi e buffi cappellini di lana ruvida.
Oltre all’improbabile abbigliamento, la povera Adelina ha perduto la capacità di leggere. Già, gli occhi vedono le lettere sulla carta stampata, ma il cervello non riesce a tradurle per comporre le parole. Così Adelina si ritrova brutti voti in quasi tutte le materie, soprattutto in lettere, corso tenuto dal severo il reverendo Kelley.
Luisella Vergnano, la figlia del prestigioso notaio, si ritrova costretta a dover studiare con Adelina. Mentre Adelina e Luisella si trovano nella biblioteca del suntuoso appartamento del notaio, Adelina scopre che lei può leggere, ma non con gli occhi, bensì con il naso.
Adelina percepisce gli effluvi che fuoriescono dai libri e il suo cervello li decifra con apparente facilità. La giovane lettrice legge con il naso persino libri scritti in lingue a lei sconosciute, come lo spagnolo o l’antico sanscrito. Ma i superpoteri hanno pregi e difetti: Adelina può leggere i suoi amati romanzi, ma lo scotto da pagare sono dei fortissimi e dolorosissimi mal di testa.
Il suo dono non resta segreto per molto tempo e dai superpoteri degli ingenui c’è sempre chi ne vuole approfittare. Per esempio, il reverendo Kelley e il notaio Vergnano, i quali vorrebbero che Adelina decifrasse il misterioso codice Voynich, un libro scritto in una lingua illeggibile che potrebbe contenere persino la mitica formula per trasformare i metalli in oro oppure le istruzioni per preparare la pozione dell’immortalità.
Qualcosa, però va storto e il piano di Kelley e del notaio Vergnano viene sconbussolato. È necessario attuare il piano B, molto più costoto, ma necessario. Peccato che si mettano in mezzo anche il vecchio avvocato Ferro, Luisella e la zia Amalia, quest’ultima sempre a caccia di denari e facoltosi mariti.
Il libro che emanava una così intensa fragranza era molto corposo, lo afferrò con entrambe le mani e lo poggiò sul tavolino. Tuttavia, un solo libro non sarebbe bastato ad intrattenerla per le successive quattro ore poiché, pur basandosi su una breve esperienza, aveva già avuto modo di constatare che la lettura olfattiva era molto più rapida di quella visiva [L’annusatrice di libri, Desy Icardi]
“L’annusatrice di libri” di Desy Icardi, edito da Fazi, è un romanzo fresco, brioso, divertente e scorrevole, narrato in terza persona. Amo Torino, per cui ho ampiamente apprezzato l’atmosfera torinese che permea il libro e i sottili riferimenti alla cittadina, ai suoi locali e alle manie dei torinesi di un tempo.
I personaggi sono descritti con ironia e humor, nessuno di loro si prende veramente sul serio. Presentati con difetti e pregi – spesso soprattutto difetti – appaiono reali agli occhi di chi legge. Come dicevo, la trama scorre via senza intoppi e anzi, come una sorta di matrioska, dentro “L’annusatrice di libri” è raccontata – un capitolo là e uno qua – la bizzarra ascesa sociale di zia Amalia una volta giunta a Torino negli anni Trenta.
“L’annusatrice di libri” è un buon romanzo di intrattenimento, semplice e godibile, adatto a chi ha voglia di una lettura leggera ma con un messaggio di fondo molto forte: l’importanza dei libri e della lettura. Perché, come si chiede Adelina ad un certo punto, una vita senza libri può davvero avere motivo di essere vissuta?
Adelina promise e si diresse verso casa, domandandosi se una vita senza libri avesse davvero motivo di essere vissuta [L’annusatrice di libri, Desy Icardi]
Titolo: L’annusatrice di libri
L’Autrice: Desy Icardi
Editore: Fazi
Perché leggerlo: perché si tratta di una storia leggera ma godibile, carina e divertente, che insegna quanto siano importanti i libri, e le loro storie, nella vita di ognuno di noi
(© Riproduzione riservata)
Grazie bella recensione❤️
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Ciao! Felice di averti ispirata 🙂
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Ciao 😀💖
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La Fazi pubblica sempre romanzi di sicuro successo e credo proprio che questo non sia da meno.Grazie di averlo recensito in maniera esaustiva come sempre.
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Ciao Rosanna, grazie per il tuo commento 🙂
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Ciao, ho avuto anch’io il piacere di leggere e recensire questo romanzo nel mio blog. L’ho trovato molto elegante e la trama a dir poco originale 🙂
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Davvero interessante, grazie!
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Alla fine, l’ho comprato proprio ieri ahahah
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