Maurizio De Giovanni | Il metodo del coccodrillo

Non capisco, che cosa c’entra il coccodrillo adesso? Quella è l’invenzione di qualche giornalista.
Sì, ma senza saperlo quel giornalista ha avuto ragione. Ascoltami: il coccodrillo sceglie il posto, nelle paludi, nell’acqua torbida della savana. Sceglie il posto mettendoci tempo, tanto tempo. Il posto dove sa che la preda, prima o poi, andrà a bere. E si mette sotto il pelo dell’acqua, ogni tanto mette fuori pochi millimetri di narice per respirare e aspetta. Aspetta.
(…) Alla fine, la vittima arriva
Il metodo del coccodrillo, Maurizio De Giovanni

Giuseppe Lojacono è un ispettore di polizia di origine siciliana, è stato trasferito a Napoli dopo una faccenda piuttosto grossa accaduta nel suo Commissariato in Sicilia. A Lojacono non vengono affidati casi importanti: trascorre il giorno e la notte di turno nel Commissariato di Napoli, nella zona di Pizzofalcone, giocando a carte con il computer.

I suoi superiori sanno cosa è successo in Sicilia e lo marcano stretto. Finché una notte, mentre Lojacono è di turno in Commissariato, arriva una chiamata: poco distante dalla stazione di polizia un giovane ragazzo è stato ucciso, freddato con un colpo di pistola.

Lojacono si reca sul posto e in pochi minuti, prima che il suo superiore Di Vincenzo raggiunga il luogo del delitto e gli intimi di andarsene, nota che in un angolo buio del cortile della palazzina c’è un mucchio di fazzoletti di carta usati e un bossolo.

Palazzo dello Spagnolo, rione Sanità, Napoli (foto: Claudia)

Il bossolo è compatibile con il colpo che ha ucciso il ragazzo e nei fazzoletti vengono trovate tracce di liquido lacrimale. Qualche giorno dopo, un altro terribile delitto insanguina un altro rione di Napoli: una ragazza questa volta, una ragazza della Napoli bene, viene trovata uccisa in un parco, mentre stava rientrando a casa dopo una lezione di musica.

La stampa inizia a chiamare il killer “il coccodrillo”, perché si dice che dopo aver ucciso e divorato le proprie prede, il coccodrillo pianga.

E ancora un terzo ragazzo, di nuovo della Napoli bene, figlio di un noto medico, viene trovato ucciso. Stessa modalità, stessa arma, stessi fazzoletti impregnati di lacrime. Le vittime sono molto diverse tra loro: un piccolo spacciatore dei quartieri degradati, una giovane ragazza benestante e un giovane studenti di medicina, questi ultimi due della Napoli bene. Cosa accomuna questi delitti?

Lojacono, grazie alle brillanti deduzioni, viene inserito nella squadra dal magistrato Laura Piras e sarà proprio l’ispettore siciliano a scoprire i dettagli che porteranno alla soluzione dell’intricato rompicapo.

Napoli dalla Pedamentina a San Martino (foto: Claudia)

Il metodo del coccodrillo” di Maurizio De Giovanni, pubblicato da Einaudi, è il primo romanzo che vede protagonista l’ispettore siciliano Giuseppe Lojacono, trasferito a Napoli dopo una brutta storia accaduta nella sua isola.

E’ un romanzo breve, scorrevole, ben scritto, che ho deciso di leggere dopo essere tornata da un soggiorno a Napoli, città che ho amato molto e che mi auguro di poter rivedere in futuro.

L’impianto del giallo e gli ingranaggi funzionano: De Giovanni fornisce gli indizi al lettore affinché possa provare assieme a Lojacono a risolvere il mistero. Passato e presente si amalgamano bene e il risultato un libro piacevole che consiglio senza dubbio agli amanti del genere poliziesco e a chi porta Napoli nel cuore.

Titolo: Il metodo del coccodrillo
L’Autore: Maurizio De Giovanni
Editore: Einaudi

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