Gabriele Romagnoli | Solo bagaglio a mano

Per parlarvi di “Solo bagaglio a mano” di Gabriele Romagnoli (Feltrinelli, 87 pagine, 10 euro) devo necessariamente parlare anche un po’ di me. Perché un libricino come questo necessariamente ci fa riflettere e pensare, e spesso in molte frasi o descrizioni sembra quasi che l’autore parli di noi.

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Titolo: Solo bagaglio a mano

L’Autore: Gabriele Romagnoli è nato a Bologna ed è giornalista e scrittore. Collabora con Repubblica e fra le sue opere si ricordano: “Navi in bottiglia” (Mondadori); “Louisiana blues” (Feltrinelli); “L’artista” (Feltrinelli); “Non ci sono santi” (Mondadori); “Un tuffo nella luce (Mondadori); “Domanda di grazia” (Mondadori)

Editore: Feltrinelli

Il mio consiglio: un breve compendio imperdibile per chi ama viaggiare

Il viaggio, la vita sono imprevedibili. Per questo, anche dopo aver concepito il piano perfetto, occorre averne un altro. Eccolo lì, nel mio bagagliaio: il piano B. Ovvero, la duffel bag (…) Si tratta di quel tipo di borsa ripiegabile che, se vuota, entra in una busta e occupa lo spazio di una maglietta (ma può, se utilizzata, contenerne due decine). Può essere piena all’andata e svuotata strada facendo o vuota all’andata e riempita con acquisti nella località raggiunta. In entrambi i casi contravviene alla regola del bagaglio a mano, ma soltanto a metà. [Solo bagaglio a mano, Gabriele Romagnoli]

Scrivevo, nell’introduzione, che devo parlare un po’ di me. Prometto che sarò breve e tornerò a parlare di libri, come è logico che sia in questo blog, anche se succede spesso che leggendo determinati libri si veda un po’ di se stessi, tra le pagine.

Solo bagaglio a mano” di Gabriele Romagnoli è un libricino che ho preso a Bologna; non l’ho acquistato, l’ho preso alla Libreria Libri Liberi (quella dove ci si scambia i libri, ricordate?), colpita dalla copertina arancione molto semplice. Una volta conquistata la panchina accando alla Torre degli Asinelli, ho letto la biografia di Romagnoli: è uno scrittore bolognese. Perfetto, mi sono detta, sembra quasi fatto apposta.

Un libro preso a Bologna e scritto da un autore bolognese, un testo che parla di viaggi e bagagli mentre io sono in viaggio, per coincidenza, proprio a Bologna.  Il giorno dopo, appena salgo sul Frecciarossa, inizio a leggerlo. E’ rarissimo che io legga in treno: sono una lettrice viziatissima, io ho bisogno di silenzio per leggere. Ma il libro di Romagnoli è così coinvolgente e simpatico che riesco – incredibilmente! – ad annullare i rumori e farmi ripetere due volte dal controllore di consegnare il mio biglietto. Ho iniziato a leggere a Reggio nell’Emilia e quando sono arrivata a Milano Rogoredo ero a metà libro.

Di cosa parla “Solo bagaglio a mano“? Romagnoli racconta che si trovava in Corea del Sud quando, dopo aver partecipato al suo funerale (una pratica particolare sudcoreana che non vi rivelo per non rovinarvi la lettura), ovvero dopo esser stato chiuso nella bara, lo scrittore ha iniziato a riflettere e pensare. Da queste riflessioni è nato il libro.

Viaggiare, per Gabriele Romagnoli, è una filosofia di vita, al momento della pubblicazione del libro, lui ha visitato 73 Paesi stranieri e punta a visitarne 100 prima di morire. Per una persona sempre in viaggio il bagaglio è fondamentale e spesso fare i bagagli non è così semplice.

Qui parlo di nuovo di me: ho sempre avuto il terrore di fare le valigie e pur amando viaggiare l’ansia da bagaglio permane. Ho paura di dimenticare cose e per questo mi porto dietro sempre troppa roba. Sono ingombrante e ingombro, proprio quello che Romagnoli consiglia di non fare. A Bologna ho portato troppe cose e il mal di schiena per quello zaino troppo pesante mi ha assillata per i giorni a venire, dopo il rientro. Per fortuna, da quando ho iniziato a viaggiare in aereo ho capito la vera utilità del famoso bagaglio a mano e finora ho sempre viaggiato con quello, senza stivare nulla. Sto imparando, un po’ alla volta, a viaggiare leggera: tanto, mica mi servono tutte quelle cose, giusto?

Raccontando i suoi viaggi passati, la storia del Generale Custer e della famosa sconfitta a Little Big Horn, dell’utilità del piano B, dell’importanza di perdersi e dimenticare e buttare via le cose vecchie per viaggiare leggeri, Romagnoli presenta in realtà una filosofia di vita, un modo di vivere la propria esistenza in modo leggero. Questo non vuol dire non lasciare un segno del proprio passaggio sulla Terra, semplicemente significa di vivere in modo da non ingombrare e non essere ingombranti.

Il futuro è una valigia da aprire accettando ogni possibile contenuto. Possiamo provare a prepararcela da noi, ma senza esagerare, appesantirci, illuderci. Potrei dire che questo è un piccolo manuale di resistenza umana. O il prologo alla creazione di una nuova specie: più leggera, mobile, che sfugge ad ogni schema e quindi sopravviverà alle mutazioni in corso (…) In sintonia piena e pura con l’esistenza. E poi, quando finisce, arriva qualcuno a dirti: ti sia lieve la terra. Fallo tacere. Ti sia lieve la vita. Per attraversarla, ho un unico insegnamento. Credetemi: solo bagaglio a mano. [Solo bagaglio a mano, Gabriele Romagnoli]

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8 pensieri su “Gabriele Romagnoli | Solo bagaglio a mano

  1. Luisella Pacco ha detto:

    Ho appena finito di prenotare un volo e di leggere accuratamente tutto quel che riguarda bagaglio a mano e da stiva. Subito dopo, ho visto la mail su questo nuovo post. Anche questa una bella coincidenza 🙂
    Grazie, bel suggerimento di lettura, e “Ti sia lieve la vita” ottimo consiglio.

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    • Claudia ha detto:

      Son contenta che questo libro arancionissimo sia capitato nella tua vita per coincidenza, come è successo a me!
      Buon viaggio e… sì, leggi ogni clausula del bagaglio a mano perché spiacevoli contrattempi possono accadere!
      A presto e grazie del commento 🙂

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  2. ChiaraPaglio ha detto:

    Ho messo gli occhi su questo libro dal giorno in cui è uscito, ma non l’ho ancora comprato. In biblioteca è sempre prenotato e, se avessi saputo di poterlo trovare da Libri Liberi, mi sarei fiondata lì! Ora che ho letto la tua recensione, sono ancora più curiosa di leggerlo, soprattutto per la questione della leggerezza, una cosa di cui in questa fase della mia vita ho estremamente bisogno 🙂

    Piace a 1 persona

    • Claudia ha detto:

      Ciao Chiara, grazie per il commento!
      E’ un libro grazioso e decisamente godibile, perfetto per essere letto in viaggio, secondo me 🙂
      Io invece dovrei imparare a viaggiare con meno peso nel bagaglio 😉 farò tesoro dei consigli e delle situazioni narrate da Romagnoli!
      Buona lettura quando lo troverai disponibile!

      Piace a 1 persona

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