Viaggio a Cipro, pensieri emotivi sparsi di un microcosmo di meraviglie

Tappa d’ogni passante e posteggio d’ogni guerra
Fui pianta che della furia dei venti sta nel mezzo.
E nonostante tutte le bufere che mi si son precipitate
(…) Non m’hanno sdradicata, ché profonde erano le mie radici.
(…) M’hanno sconvolta, piegata e m’han tagliato i rami,
Eppure dentro di me radice e cuore stanno saldi.

Vasilis Michailidis

L’isola di Cipro, laggiù alla periferia sudorientale dell’Europa, è un microcosmo di meraviglie. Lo avevo immaginato mentre organizzavo il nostro viaggio e una volta arrivati ne abbiamo avuto conferma. Cipro è un’isola più vicina all’Asia che all’Europa, e a causa della sua posizione geografica è stata conquistata e invasa nel corso della sua millenaria storia.

La storia di Cipro non può prescindere da ciò che l’isola è oggi, su queste frastagliate coste di calcare molti popoli e culture sono passati: fenici, minoici, greci, egiziani, persiani, romani, bizantini, crociati, veneziani, turchi, inglesi. Ognuno di loro ha preso e lasciato qualcosa: l’isola è costellata da splendidi siti archeologici minoici, greci e romani, curatissimi e meravigliosi.

Infine, quarantaquattro anni fa Cipro è stata vergognosamente divisa: a nord i turco-ciprioti e a sud i greco-ciprioti. Le popolazioni turche che vivevano a sud hanno dovuto andare a nord, e viceversa per le genti greco-cipriote. A Kouklia, vicino Pafos, ci sono i resti delle case turche, abbandonate in gran fretta e oggi in rovina, forse come monito di ciò che l’esodo delle popolazioni è stato.

Da un cuore pietrificato,
che soltanto il pianto disseta,
che altro germoglia se non
spine e rovi?

Andis Pernaris

Kouklia, parte del villaggio abbandonato (foto: Claudia)

Per tutti questi motivi l’isola è risultata così affascinante ai nostri occhi e abbiamo deciso di visitarla, viverla intensamente, scoprirla, cercare di capirla.

L’itinerario realizzato ci ha portati alla scoperta di alcuni punti davvero suggestivi dell’isola, un paio addirittura intatti e non contaminati. Sui Monti Troodos abbiamo guidato per chilometri e chilometri vedendo solo alberi, montagne, piccole chiesette e scorci sulla parte turca dell’isola. Ci è capitato di trovare una spiaggia deserta, tutta per noi, e una quasi deserta, un po’ impervia da raggiungere ma si sa che le cose più difficili da trovare sono le più belle.

On the road nella penisola di Akamas (foto: Claudia)

Il periodo è stato perfetto, a settembre il sole brilla sempre e il costante vento tiepido regala cieli di un blu abbagliante, la luce avvolge prepotentemente ogni cosa: gli ulivi arroccati nelle campagne brulle, i profumati cedri dei Monti Troodos, le baie che compaiono all’improvviso, le vestigia greche e romane, e il grande lago salato dell’Akrotiri. L’acqua del mare è così calda che un bagno è d’obbligo.

Ma è quando arriva l’ora del tramonto, l’ora più bella, che le emozioni aumentano. Le scogliere di calcare da bianche diventano rosa, copiando il cielo che rapido si tramuta, e il colore mare si trasforma di nuovo. I ciottoli della spiaggia di Petra tou Romiou si scuriscono ancora, l’acqua imperterrita li leviga e l’ultima luce li accarezza. Mi commuoverò per sempre a ricordarmi di quanto sono stata felice ad ammirare simili tramonti.

Bello adagiarsi in questa eterna marea,
nelle braccia degli imperscrutabili abissi.
Bello sentirne il canto nelle dolci notti d’autunno,
lontano dalla tempesta, lontano dal silenzio.
Tra poco la bassa marea getterà le sue reti
per irretire nel suo fascino il mare che s’è incantato
e che ininterrottamente ritma l’eco della vita.

Xanthos Lysiotis

Tramonto a Petra tou Romiou (foto: Claudia)

Le emozioni, a Cipro, sono forti come il caldo. Ci si riempe davvero gli occhi di meraviglia, soprattutto se si ha la sensibilità di apprezzare i piccoli dettagli, perché è nelle cose piccole e all’apparenza insignificanti che si nasconde la bellezza. Si vive intensamente, inebriati dalla curiosità di vedere cosa nasconde la prossima curva.

In otto giorni di viaggio abbiamo percorso 1047 chilometri, dalle coste dell’ovest siamo giunti nel cuore delle montagne e abbiamo raggiunto la capitale Nicosia. Per più di 80 chilometri abbiamo guidato su strade di montagna e per circa 20 chilometri abbiamo guidato su piste sterrate e polverose. Ci siamo stancati per il caldo ma ogni sera, a riguardare le fotografie e a ripensare ai luoghi, avevamo il cuore felice.

*

Il nostro itinerario ha toccato molte zone dell’isola, lo avevo studiato per vedere più cose possibili e il maggior numero di panorami e ambienti. Ecco l’itinerario in sintesi con qualche consiglio:

GIORNO 1 – PAFO

Per raggiungere Pafo abbiamo preso un volo diretto Ryanair dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio (costo 85 Euro a/r), abbiamo noleggiato una piccola Kia per una settimana al prezzo di 189 Euro con la Cyprus Car Hire, abbiamo alloggiato a Kato Pafo agli appartamenti Panklitos, a pochi passi dalle Tombe dei Re, al prezzo di 260 Euro per sette notti.

Arrivati a Pafo nel pomeriggio, una volta sbrigate le formalità per il noleggio dell’auto e il check in nel residence, siamo corsi ad ammirare il primo tramonto cipriota sulla spiaggia di fronte al faro di Pafo.

Un consiglio: a Cipro si guida a sinistra, come nei Paesi anglosassoni, ma i ciprioti guidano in modo prudente e tranquillo, la velocità consentita nei centri abitati è molto bassa (da 30 a 50 km/h) e in autostrada di 100 km/h e praticamente tutti rispettano i limiti. Le autostrade di Cipro sono gratuite. La valuta è l’Euro e le prese sono come quelle inglesi, quindi è meglio munirsi di adattatore. Cipro mi ha dato l’impressione di essere davvero un posto sicuro.

GIORNO 2 – AD OVEST DI PAFO E PENISOLA DI AKAMAS

Il primo giorno di visita lo abbiamo dedicato alla zona ad ovest della città di Pafo. Il nostro giro è stato il seguente: il quartiere turco di Pafo, il Monastero ortodosso di Agios Neofytos (vedere sotto il protico il pope che puliva le verdure mentre chiacchierava con le donne che lo aiutavano mi ha dato l’idea di sbirciare un po’ nella sua vita), le Gole di Akamas, la spiaggia di Lara nella penisola di Akamas, piena di nidi di tartarughe.

Un consiglio: per raggiungere la spiaggia di Lara la strada è sterrata per cui si consiglia di andare molto piano se non dispone di un mezzo fuoristrada e di prestare attenzione alla caduta massi dalle pareti. Per affrontare un pezzo del sentiero nelle Gole di Akamas sarebbe meglio indossare scarpe da ginnastica perché si rischia di scivolare sulle rocce bagnate.

Spiaggia di Lara, penisola di Akamas (foto: Claudia)

GIORNO 3 – MONTI TROODOS, VALLE DEI CEDRI E DISCESA AL GOLFO DI CRYSOCHOU

Un’intera giornata sui monti, passando da zero metri sul livello del mare alla quota massima di 1450 m sul livello del mare. Visita al paesino di Kakopetria, al Santuario di Throni e alla tomba dell’Arcivescovo Makarios III, al Monastero di Kykkos e alla spiaggia di Polis nel golfo di Crysochou.

Un consiglio: addentratevi nelle montagne di Cipro solo se siete guidatori esperti e se non soffrite il mal d’auto perché ci sono infinite curve e per moltissimi chilometri non ci sono paesi. Prestare molta attenzione alla caduta massi dalle pareti che spesso invadono la carreggiata. Infine, non sottovalutate le distanze.

Affreschi al Monastero di Kykkos (foto: Claudia)

GIORNO 4 – ANTICA KOURION, BAIA DI EPISKOPI, SANTUARIO DI APOLLO YLATIS E PETRA TOU ROMIUO

Visita al sito archeologico di Kourion, che si affaccia sul paese omonimo e sosta alla spiaggia di Kourion. Nel pomeriggio, visita al Santuario di Apollo Ylatis e sosta alla spiaggia di Zapalo, selvatica e spettacolare. Rientrando verso Pafo, sosta a Petra tou Romiuo, la più scenografica spiaggia del distretto di Pafo, dove la leggenda vuole che sia nata la dea Afrodite.

Un consiglio: i siti archeologici a Cipro costano poco, sono molto curati  e decisamente grandi. Aprono presto al mattino e causa il gran caldo dei mesi estivi, sarebbe meglio visitarli al mattino presto. Tutti i siti archeologici che ho visitato disponevano di parcheggi gratuiti, servizi e di macchinette automatiche per acquistare bibite fresche. Il personale è gentilissimo.

Sito archeologico di Kourion (foto: Claudia)

GIORNO 5 – SITI ARCHEOLOGICI A PAFO, WHITE RIVER BEACH E CORAL BAY

Visita a due spettacolari siti archeologici a Pafo: le Tombe dei Re e il Parco Archeologico di Pafo con i suoi bellissimi mosaici di stampo mitologico. Nel pomeriggio, mare alla selvatica White River Beach e alla più classica Coral Bay, una spiaggia attrezzata perfetta per bambini e famiglie.

Sito archeologico delle Tombe dei Re (foto: Claudia)

GIORNO 6 – NICOSIA (SUD e NORD)

Giornata dedicata alla capitale di Cipro, la città di Nicosia. Appassionata di confini, non vedevo l’ora di attraversare i varchi a Ledra Street, dove dopo il controllo dei documenti (da entrambe le parti, sia greco-cipriota che turco-cipriota) si transita per pochi metri nella “buffer zone”, la Linea Verde tracciata dagli inglesi quando l’isola è stata divisa.

Tra le due parti ho di gran lunga preferito la parte turca, più pittoresca e colorata. A Nicosia Nord ho adorato le moschee e il caravanserraglio. I turco-ciprioti sono persone squisite e gentilissime tanto quanto i greco-ciprioti. Provate a bere il caffé turco: io l’ho allungato due volte con l’acqua tanto era forte!

Un consiglio: parcheggiate l’auto fuori le mura, i parcheggi costano poco e sono custoditi (3.50 euro per 6 ore). Il traffico a Nicosia può essere sfiancante. Nicosia è una città che mi ha dato l’impressione di essere tranquilla e sicura, non ho avvertito nessuna tensione tra le due parti. Nella parte turca di Nicosia sono accettati gli euro e per entrarci basta esibire la carta di identità, doppio controllo al check point di Ledra Street.

Il Caravanserraglio di Nicosia Nord (foto: Claudia)

GIORNO 7 – CAPO ASPRO A PISSOURI, SITO DI PALAI PAPHOS A KOUKLIA

Mattinata dedicata a rivedere la spiaggia di Petra tou Romoiu e alla scoperta della baia di fronte a Pissouri. Visita al sito di Palai Paphos, la vecchia Pafo, che ha resistuito i resti del tempio di Afrodite e lo splendido mosaico di Leda e il cigno.

Sito archeologico di Palai Paphos (foto: Claudia)

GIORNO 8 – VOLO PAFO-BERGAMO

Il nostro bellissimo viaggio a Cipro si conclude con un volo con orario da vampiri, ma siamo così felici che non ci facciamo caso.

*

CONSIGLI DI LETTURA

  • Cipro. Nicosia, Pafos, Famagosta, i monasteri sui monti Troodos, le baie e le vestigia greche” Guide Verdi d’Europa, Touring Editore
  • Cipro nella letteratura. Prosa e poesia“, AA. VV., Argo editore
  • Un album di storie” di Andonis Gheorghìu, trad. V. Gilardi, Stilo editore
  • L’Aurora” di Victoria Hislop trad. M. ed E. Gislon, Bompiani

 

Per me Cipro è stato concentrato di bellezze, un’isola che vale davvero la pena di visitare e che se vista con occhi curiosi, sono certa che saprà regalare immense emozioni.

*

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8 pensieri su “Viaggio a Cipro, pensieri emotivi sparsi di un microcosmo di meraviglie

  1. ilmestieredileggereblog ha detto:

    Bellissimo questo tuo racconto della vacanza a Cipro!!! mi hai fatto viaggiare con la fantasia, anche grazie alle bellissime foto che testimoniano quanto avete potuto vedere dal vivo. Ho una predilezione per questi luoghi dalla storia millenaria, spesso tratteggiata da guerre che, sappiamo, portano lutti, ma che, almeno per noi che li vediamo adesso, sono la tangibile testimonianza della stratificazione culturale che caratterizza le civiltà. Al prossimo viaggio!!! ciao, Pina

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    • Claudia ha detto:

      Cipro è un’isola che nasconde davvero innumerevoli tesori e offre tanti spunti per la visita, dal semplice relax in spiaggia ad un viaggio molto più culturale o naturalistico. Io ho provato un po’ tutte le esperienze e me ne sono innamorata!

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  2. Athenae Noctua ha detto:

    Sembra tutto molto suggestivo e affascinante, ma quello che più mi incanta, anche grazie alle tue foto perfette, sono i siti archeologici… splendidi! Una curiosità: sono zone poco affollate, oppure è già bassa stagione? Vedo che sei riuscita a fare molte foto e tutte senza turisti in ogni dove… 🙂

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    • Claudia ha detto:

      Ciao Cristina! In realtà, ho percepito poco affollamento, sia nelle spiagge (in particolare quelle più difficili da raggiungere) e sia nei siti archeologici. L’isola è molto grande, per cui le persone in qualche modo si distribuiscono; i siti archeologici sono grandi, come sono lunghe le spiagge. Io ho pensato che molti acquistino pacchetti turistici preconfezionati e spesso restino nei villaggi (che lungo le coste abbondano), in effetti sul lungo mare di Pafo alla sera c’erano molte persone ad affollare locali e ristoranti. Ci sono pullman organizzati per raggiungere i siti archeologici più importanti e il Monastero di Kykkos, ma li raggiungono tardi, per cui noi avevamo finito la visita e avevamo potuto goderci il sito in pace. Il nostro voleva essere un viaggio un po’ all’avventura, pur avendolo pianificato in diversi mesi. La stagione estiva va avanti fino a ottobre, ma può darsi che il clou si abbia in luglio e agosto. Inoltre, cosa importante, considera che al momento non attraccano navi da crociera per cui non c’è il turismo mordi e fuggi!

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  3. Rosanna Scalise ha detto:

    Che viaggio incantevole! Attraverso i tuoi occhi mi è parso di ammirare le bellezze che hai visitato e ciò mi ha trasmesso una sensazione di benessere e serenità dello spirito.Grazie di aver condiviso con noi questa interessante ed istruttiva vacanza.

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