“Aprimi!” (Lei non poteva aprire perché sopra la porta c’era una croce con il nome di Gesù).
Ma il ragazzo non apriva; lei allora pensò di entrare dalla finestra per ammazzarlo, ma lui con un trapano aveva fatto dei buchi sulla parete da entrambi i lati della finestra. In quei buchi la donna infilò le dita per spaventarlo, ma lui con dei cunei di ferro le bloccò le dita alla parete, poi andò fuori e la uccise. A questo punto il ragazzo di legno d’ontano prese tutto il denaro della mangiatrice di uomini, e l’argento e l’oro del cavallo, e con quelli si allontanò nel bosco, dove erano fuggite le fanciulle. Si prese cura di loro e portò la principessa da suo padre, che gliela diede in moglie, e quando il vecchio re morì, il ragazzo di legno d’ontano fu proclamato re al posto suo.dalla fiaba “Il ragazzo di legno d’ontano”
L’età non è un requisito fondamentale per leggere le fiabe, infatti non sono delle semplici storie per bambini, bensì molto di più.
Il volume “Fiabe lapponi“, a cura di Bruno Berni, pubblicato da Iperborea editore, inaugura la felice collana dedicata alle fiabe del Nord Europa; questo volume è stato seguito dalle fiabe islandesi, danesi, norvegesi e presto da quelle finlandesi (in uscita).
Nell’antologia di fiabe lapponi, sono forti incanto e magia, perché forte è la suggestione che provo per il Nord Europa; la lettura è un’esperienza che, come dico spesso, permette di vivere luoghi e tempi lontani da noi: le fiabe lapponi sono popolate da anime buone e anime malvage, streghe, demoni, mostri della mitologia nordica, re, principi e principesse, orsi, volpi e altri animali parlanti.
In “Fiabe lapponi” rivive con maestria e leggerezza un mondo fatto di antiche tradizioni nordiche, miti e credenze popolari. Si trovano, in queste storie, elementi non dissimili dalle fiabe nostrane: come quando un imprevisto accade sempre, un aiutante magico compare all’improvviso per salvare la situazione.
Nelle vicende narrate, talvolta sono le persone più umili a rompere gli incantesimi, a salvare le principesse in pericolo, a uccidere streghe o altri demoni mostruosi; chi è umile e rispettoso spesso riesce a riscattare la sua condizione e migliorare il proprio stile di vita.
Scene di crudeltà feroce si alternando a scene più romantiche e dolci; non è mai scontato il finale felice, anzi.
“Se avessi qui il mio mestolo, sarebbe una sciocchezza svuotare il lago!”
E quando non ce la fece più a bere, chiamò la moglie per farsi aiutare (…)
Così la moglie del gigante cominciò a bere e a bere, ma era rimasta ancora un po’ d’acqua (…)
Dei piccoli di volpe cominciarono a saltare e giocare e a fare versi per far ridere (…) così l’acqua uscì e si formò un lago più grande di quello di prima: allora il gigante, sua moglie e sua figlia morirono affogati. A questo punto sono dovuto scappare anch’io per salvare la vita, e non so più com’è andata a finire.dalla fiaba Il ragazzo al servizio del gigante

“Fiabe lapponi” restituisce a chi legge la magia di un mondo che è esistito soprattutto in noi quando eravamo bambini. La fiaba, con i suoi personaggi negativi che gettano malefici sui buoni, è una catarsi ed è molto importante per la psicologia e l’equilibrio dei bambini: le fiabe vengono infatti lette dagli adulti di riferimento del bambino, a casa, in un luogo sicuro.
Parlano di mostri e streghe, di crudeltà e di cattiveria, ma il tutto viene assorbito dal bambino in un luogo sicuro, mentre le fiabe si svolgono lontane nel tempo e nello spazio, tanto lontano che spesso il luogo non è indicato precisamente, ma descritto appunto come un luogo “lontano, lontano“. Grazie a queste storie e alla conseguente catarsi, i bambini acquistano sicurezza e superano le loro paure.
Oltre alla valenza psicologica, le fiabe hanno un’importanza antropologica: grazie al lavoro avviato dai fratelli Grimm, i quali riscoprirono il valore letterario di storie del mondo germanico tramandate oralmente di generazione in generazione, anche nel mondo nordico autori e autrici ripresero queste fiabe e le riportarono su carta.
Le fiabe rappresentano le nostre radici culturali, raccontano la vita di un tempo, con le sue durezze e fatiche; contengono una morale, spesso semplice, che però ha ancora valore nella vita di oggi.
Titolo: Fiabe lapponi
A cura di: Bruno Berni
Editore: Iperborea
Perché leggerlo: perché le fiabe sono vicende da leggere e rileggere anche da adulti, sono un patrimonio importante della nostra cultura
ora sto per leggere le fiabe dei fratelli grimm (sono alla introduzione che spiega il valore antropologico delle fiabe) ma… la fiaba del pinocchio nordico è violentissima in così poche righe!
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Mi hai fatto venire voglia di leggere delle fiabe!
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Questo mi manca! Adoro quella collana! Ho lett quelle islandesi, norvegesi, faroesi e svedesi. Poi mi aspettano in libreria quelle danesi e le leggende groenlandesi 😍
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