Andri Snær Magnason | Il tempo e l’acqua

Se qualcuno nel 1919 avesse guardato avanti e si fosse posto l’obiettivo di organizzare la nostra vita sul pianeta nei futuri cent’anni, sarebbe sembrata decisamente un’impresa impossibile. Occuparsi di sette miliardi di abitanti, fondare le Nazioni Unite, dare da mangiare e da vestire a tutti, dare case e istruzione, interconnettere il mondo con telefoni e computer. Trovare energia, mezzi di trasporto e occupazione per così tanta gente. Fondare migliaia di orchestre sinfoniche, curare malattie prima incurabili. Siamo ben lontani dall’aver dato a tutti le stesse possibilità, ma continenti interi si sono sollevati dalla miseria in un arco di tempo sorprendentemente breve.

Il tempo e l’acqua, Andri Snær Magnason, trad. S. Cosimini

Il tempo e l’acqua” di Andri Snær Magnason, tradotto da Silvia Cosimini per Iperborea editore, è una brillante riflessione sull’ambiente, sul tempo e sul futuro della Terra. Intessendo ricordi famigliari, interviste a personaggi in prima linea nella lotta per i diritti dell’ambiente e appunti derivanti dalle suoi pensieri scaturiti in numerosi viaggi in Islanda e in giro per il mondo, Magnason sostiene che se una parola è complessa da comprendere o se un evento raccontato è troppo lontano nel tempo, la nostra mente fatica a interiorizzare.

Cambiamento climatico. Acidificazione degli oceani. Scioglimento dei ghiacciai perenni. Innalzamento della temperatura a livello globale. Esaurimento delle risorse non rinnovabili. Sbiancamento delle barriere coralline. Desertificazione. E così via.

Quando nel 2050. Tra cinquant’anni. Tra cento anni. Indicativamente nel 2080. La prossima generazione. Tra un secolo. Eccetera.

Per chi vive aggrappato al presente, chi difficilmente non programma più in là di qualche mese, abituato al “tutto e subito”, è difficile immaginare un futuro lontano che tutto sommato così lontano non è. I cambiamenti in atto sulla Terra provocati dall’uomo corrono a folle velocità e Magnason non esclude che per invertire la rotta, in qualche caso, forse è persino troppo tardi.

Un esempio molto pratico è questo: se la temperatura media globale del Pianeta Terra si alzerà di due gradi centigradi, per noi che viviamo a medie latitudini, questo valore potrà apparire insignificante. Ma proviamo a immaginare un ghiacciaio: a -1° C l’acqua si presenta sotto forma di ghiaccio, ma se alziamo di soli due gradi centigradi la temperatura, ecco che l’acqua subisce un passaggio di stato: dallo stato solido passa allo stato liquido. Da ghiaccio ad acqua.

Photo by Trevor Cole on Unsplash

Quante saranno le città, le coste, le isole sommerse dall’innalzamento del livello marino causato dallo scioglimento dei ghiacciai?

Sappiamo che nel corso della storia geologica della Terra si sono susseguiti scenari molto diversi. Ci sono state epoche glaciali seguite da parentesi molto calde. Il chimismo delle acque oceaniche e dell’atmosfera è cambiato. Il 99,99% di tutte le specie animali che hanno popolato il pianeta si sono estinte per cause naturali, a causa dei cambiamenti ambientali o della competizione tra specie.

Ma tutto questo è avvenuto in milioni di anni. Oggi i cambiamenti avvengono a velocità troppo sostenute.

I paesaggi definitivi non esistono: nella natura non c’è niente di costante, il cambiamento è la sua essenza. Se non fosse per il sistema climatico e l’attività vulcanica, o per la Luna che muove la bassa e l’alta marea, la Terra sarebbe morta, o al massimo una sfera coperta di alghe puzzolenti (…) Per quanto si possa tornare indietro nel tempo, la natura ha sempre avuto ragione, è sempre stata vera e giusta. La creazione è il cambiamento. Tutto è in trasformazione.

Il tempo e l’acqua, Andri Snær Magnason, trad. S. Cosimini

L’uomo nel corso della sua – tutto sommato – breve storia è riuscito a modificare in modo costante e sempre più incisivo l’ambiente che lo circonda. Dall’addomesticazione di piante e animali fino alla manipolazione dell’atomo, con la creazione di potentissimi ordigni nucleari; l’uomo è riuscito ad immettere nell’atmosfera terrestre tonnellate di CO2; ad impostare l’economia globale su fonti energetiche esauribili; a colonizzare quasi tutti gli ambienti terrestri e lasciare in essi tracce del suo passaggio; a innescare i processi chimico fisici che hanno portato alla creazione del buco nell’ozono e a dare avvio all’effetto serra.

Photo by Rory Hennessey on Unsplash

E’ proprio la CO2 a creare più problemi. Si pensa generalmente sempre all’effetto serra, ma la CO2 viene assorbita anche dagli oceani e dissolvendosi nelle acque ne aumenta l’acidità; più gli oceani sono acidi, più è semplice mandare in soluzione il carbonato di calcio che costituisce l’impalcatura dei coralli, condannandoli a morte.

L’uomo è il principale e unico responsabile della distruzione di numerosi ecosistemi, dei cambiamenti climatici, dell’estinzione di diverse specie viventi. Le sfide che i nostri figli e i nostri nipoti saranno tenuti ad affrontare impegneranno i loro ingegno e la loro capacità di problem solving.

Se vorranno continuare a vivere sulla Terra, si renderanno necessari bruschi cambiamenti dello stile di vita personale e collettivo. Pensiamo di contare solo nel presente, nell’oggi, ma ogni scelta che compiamo in questo tempo si ripercuote, amplificato, nel futuro.

La riuscita non è certa: ogni cosa finisce e questo vale per il genere umano come per tutto il resto. Se ce la faremo però, il mondo forse non sarà perfetto, ma di sicuro sarà più bello di quanto le parole possano mai descriverlo.

Il tempo e l’acqua, Andri Snær Magnason, trad. S. Cosimini

Titolo: Il tempo e l’acqua
L’Autore: Andri Snær Magnason
Traduzione dall’islandese: Silvia Cosimini
Editore: Iperborea

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6 pensieri su “Andri Snær Magnason | Il tempo e l’acqua

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