Eccoci al racconto relativo alla seconda tappa del nostro on the road estivo. Dopo aver visitato il Carso Verde e sostato a Maribor e lungo il fiume Mura, in Slovenia, abbiamo varcato il confine con l’Ungheria. La nostra destinazione è il lago Balaton, noto anche come “mare d’Ungheria” data la sua dimensione (e fidatevi, è davvero davvero grande).
Et voilà, cosa vedere sul lago Balaton e dintorni! Buona lettura!
Mentre per il mio compagno di viaggio questa era la terza volta in terra magiara, per me è stata la prima. E per la prima volta in vita mia, sul lago Balaton non ho incrociato altri viaggiatori italiani, tanto che venivamo spesso presi per viaggiatori tedeschi o nederlandesi.
Per ottenere informazioni su cosa vedere e cosa fare sul lago Balaton, ho letto gli articoli dei blog di Chiara e Giulia; inoltre, proprio il giorno di Ferragosto ho avuto la possibilità di rivedere Giulia dopo due anni, sulle rive del lago Balaton… Ma andiamo con calma!
L’Abbazia di Tihany
L’abbazia di Tihany è la prima attrazione che abbiamo visitato. Si tratta di un’abbazia benedettina, fondata nel 1055, dal re d’Ungheria Andrea I, che sorge su una lingua di terra a forma tondeggiante che si estende verso il lago; oggi è una penisola, ma durante il Medioevo non era collegata alla terraferma, essendo di fatto un’isoletta. Una curiosità: la tomba di re Andrea I si trova nella cripta dell’edificio ed è l’unica tomba di un re medievale conservata in Ungheria.
Tihany, oltre che per la splendida abbazia che si affaccia sul lago Balaton, è nota per la produzione di lavanda e del Camembert di Tihany (buonissimo!).
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Il Castello di Szigliget
Le rovine del castello di Szigliget troneggiano in cima a un’irta collina, dalla quale si gode un panorama a dir poco spettacolare. L’abitato di Szigliget si trova sulla riva settentrionale del lago, tra Badacsony e Keszthely.
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Palazzo Festetics
Attrattiva principale della città di Keszthely è il Palazzo Festetics, uno dei più begli edifici della nobiltà ungherese. La sua costruzione iniziò nel 1745 e durò più di cento anni e fu ininterrottamente abitato dai Festetics. Meravigliosi sono i giardini e gli spazi esterni (che si possono visitare gratuitamente), bellissimi gli interni e i musei connessi (se si vogliono visitare conviene richiedere il biglietto cumulativo). Fortunatamente, a differenza di altri edifici e palazzi, non fu danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale.
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Lo stupa buddista di Zalaszántó
Nel paese di Zalaszántó si può ammirare un candido stupa buddista, con di fianco un tempio per la meditazione. Lo stupa di Zalaszántó è uno dei più grandi in Europa ed è un luogo carico di fascino anche per chi è semplicemente curioso e non pratica questa religione.
Il monumento è immerso completamente nella verdeggiante natura. Si può raggiungere in auto seguendo una pista sterrata oppure la si può tranquillamente percorrere a piedi. Le visite dello stupa (solo esterna) e del tempio per la meditazione sono gratuite.
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Il Castello di Sümeg
Quando ci si approssima a Sümeg, si intravede la possente fortezza in cima alla collina. La cittadina assunse importanza nel XIII secolo, quando il re Béla IV costruì la fortezza per difendere i territori dalle invasioni dei Mongoli. Nei secoli successivi il castello fu rinforzato al fine di resistere agli attacchi degli Ottomani. Non resistette però alle campagne dell’esercito degli Asburgo, i quali lo incendiarono nel 1713. In seguito, il maniero fu abbandonato e cadde completamente in rovina; i restauri – che proseguono ancora oggi – sono iniziati negli anni Sessanta.
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Il museo di Csillagvár (Balatonszentgyörgy)
Molto particolare è il museo di Csillagvár, sulla sponda sud del lago Balaton. La strada per arrivarci è piuttosto pittoresca, ma fidatevi che il museo esiste. Si tratta di un ampio spazio immerso nel verde, dove vi è una sorta di fortino (la casetta bianca sulla destra appena entrati) circondata da altri edifici dove sono esposti cimeli della vita contadina di un tempo. Decisamente adatto per i bambini per la presenza di molteplici animali (galline, gatti, cavalli, caprette, papere, conigli, oche, bovini).
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I vigneti di Badacsony
Il mio compagno di viaggio ama degustare i vini e non ho pensato due volte ad organizzargli una piccola sorpresa: grazie a Giulia e Akos, abbiamo trascorso un piacevole Ferragosto visitando la cantina di Éliás, sulle colline di Badacsony.
Dalla terrazza della proprieta di Éliás si gode un rilassante panorama sul lago, ingentilito dai verdeggianti vigneti. La sorpresa è riuscita e, benché io non ami i vini, di sorpresa ne ho avuta una anch’io perché dopo due anni ho rivisto Giulia e conosciuto il suo compagno Akos!
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Passeggiare lungo il lago Balaton
È davvero piacevole passeggiare lungo le rive del lago Balaton, che essendo veramente molto grande, offre spazio per tutti. Nel periodo estivo sono aperte le spiagge private di chi ha le concessioni lungo lago, proprio come accade nei nostri lidi, ma c’è anche la possibilità di nuotare o passeggiare negli spazi liberi.
Una cosa che mi ha colpita molto è la repentinità con cui le acque del lago cambiano colore: in funzione della luce, dell’ora del giorno o delle nuvole in cielo, il Balaton cambia i suoi colori, generando sorprese continue!
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I formaggi fritti ungheresi
Prima di salutare il rilassante e piacevole lago Balaton, se amate i formaggi, vi suggerisco di assaggiare quelli fritti o al naturale. Molti hanno un gusto affumicato, mentre il Camambert di Tihany già citato ha un sapore più delicato. Nell’immagine, c’è un formaggio fritto affumicato, mentre in un locale in riva al Balaton ho assaggiato il Camambert di Tihany impanato nelle nocciole e cotto in forno. Eccezionali entrambi!
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Siete mai stati in Ungheria, sulle rive del lago Balaton? Se non ci siete stati, spero di avervi incuriositi con questo articolo. Il nostro on the road continua, presto vi racconterò dell’ultima tappa, nuovamente in Slovenia!
Suggerirei di visitare a Balatonszárszó anche il museo dedicato a Attila József, considerato uno dei più importanti poeti ungheresi del XX secolo.
Il museo è situato nei pressi della ferrovia sui cui binari il poeta probabilmente si suicidò il 3 dicembre 1937.
Di seguito vi invio un link per avere un’idea delle sue cristalline poesie:
https://ungherese.weebly.com/joacutezsef-attila.html
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Ho visto alcuni di questi posti. Mi pare non siano una meta molto frequente per gli italiani (rispetto a Budapest, ad esempio), ma sono località carine.
Anche a me piace la cucina ungherese, anche se da quello che ho letto a molti non garba.
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Grazie per il commento! Sì, credo che non ci siano molti italiani che soggiornano sul lago Balaton perché certamente la capitale è più nota e meglio collegata con l’Italia via aerea. A me la cucina ungherese non è dispiaciuta, certo che è parecchio condita per i nostri standard italiani 🙂
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