Questo viaggio immaginario, con tutte le situazioni, i luoghi e le persone che descrive, si svolge interno al 1900, epoca a cui risalgono anche i brani tratti dalle opere di autori provenienti dalla Galizia e dalla Bucovina. È possibile oggi ripercorrere questo viaggio, perlomeno per quanto riguarda gli itinerari e le strade, che spesso conducono a villaggi lontani dalle grandi città? Per lungo tempo la risposta è stata no (…) [Galizia. Viaggio nel cuore scomparso della Mitteleuropa, Martin Pollack, trad. F. Cremonesi]
Si può viaggiare di persona, in modo attivo, oppure lo si può fare lasciando correre la fantasia. Il secondo modo di viaggiare è quello scelto da Martin Pollanck, scrittore austriaco: l’idea è di percorrere con l’immaginazione il tragitto ferroviario che univa la Galizia con la Bucovina. Se la Bucovina oggi esiste ancora, la Galizia non esiste più: è la Storia a modificare i nomi dei luoghi e sposta i confini, la Storia che viene scritta dagli uomini che vincono le guerre.
Pollack immagina di prendere un treno e di percorrere queste regioni storiche all’inizio del Novecento. Lo scrittore austriaco è idealmente accompagnato da altri scrittori, i quali hanno vissuto la Galizia e la Bucovina, vuoi perché ci sono nati o perché qui hanno viaggiato realmente.
La Galizia iniziava nell’attuale Polonia orientale e proseguiva verso Est nell’attuale Ucraina, sfumando quindi nella regione della Bucovina che comprende una parte dell’Ucraina meridionale e una parte della Romania nord orientale. Il viaggio immaginario di Pollack incomincia a Cracovia, sullo storico treno della linea Carl Ludwig-Bahn, e a Cracovia tornerà dopo aver attraversato le due regioni.

Vecchia carta della linea ferroviaria della Galizia e della Bucovina (fonte: Wikipedia, Pubblico Dominio)
“Galizia. Viaggio nel cuore scomparso della Mitteleuropa” di Martin Pollack (trad. F. Cremonesi, Keller editore) è quindi un lungo e intrigante viaggio immaginario nel cuore dell’Europa Centrale, un viaggio che – con un po’ di audacia e spirito di avventura – si può in parte ripercorrere.
Grazie ai romanzi e ai libri, Pollack riesce a ricostruire molto bene le atmosfere dell’epoca, i luoghi, i personaggi, i fatti di cronaca, coinvolgendo chi legge che si sente trasportato in un viaggio reale; questo perché è la scrittura di Pollack ad essere minuziosa e intima, in particolare nelle descrizioni dei villaggi che oggi non esistono più. Ma anche negli usi e nei costumi delle genti, nelle lingue parlate, nei panorami che si potevano vedere dal treno.
Un viaggio, quello di Pollack, che riesce a ridare lustro ad un angolo perduto d’Europa, che oggi non è più come un tempo, che ha perso o ritrovato la sua identità. Un pezzo d’Europa fiero delle proprie radici, un angolo forse mai scomparso in modo definitivo, perché ciò che siamo oggi deriva necessariamente da ciò che è stato un tempo.
La stessa provincia
la stessa patria
un tempo era la nostra
oggi è straniera
(Kazimierz Wierzynski, Wiersz dla Romana Palestra)
Titolo: Galizia. Viaggio nel cuore scomparso della Mitteleuropa
L’Autore: Martin Pollack
Traduzione dal tedesco: Fabio Cremonesi
Editore: Keller editore
Perché leggerlo: per i nostalgici viaggiatori che cercano luoghi perduti, inghiottiti dalla furia della Storia, ma ancora vivi e presenti, nonostante tutto
(© Riproduzione riservata)
sembra molto affascinante…. mi sa che lo metto davvero in lista…. ricordati che sei responsabile della mia lista perennemente intasata e chilometrica!!!
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Liste di libri che si autoalimentano poiché un libro tira l’altro 🙂
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Deve essere un bella opera nostalgica oltre che storica-geografica. Grazie per averla presentata Claudia, anche perché sono affascinata dalla letteratura mittleuropea. Ottimo consiglio!
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Ciao Michela, grazie per essere passata. Se sei affascinata dalla letteratura mitteleuropea sicuramente questo non potrà mancare nella tua libreria 🙂
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