Chissà se sarò in grado di trasmettere tutte le emozioni che ho provato leggendo “Le nostre anime di notte” di Kent Haruf (trad. F. Cremonesi, 166 pagine, 17 €), in particolare a chi a Holt non ci è ancora stato. Ho atteso questo romanzo di Kent Haruf con grande curiosità e quando l’ho avuto tra le mani, in anteprima, mi sono imposta di non leggerlo subito; ma non ci sono riuscita e sono corsa a leggerlo, sicura che mi avrebbe conquistata tanto quanto i libri che compongono la Trilogia della Pianura.
Sei di nuovo troppo severo con te stesso, osservò Addie. Chi riesce ad avere quello che desidera? Non mi pare che capiti a tanti, forse proprio a nessuno. E’ sempre un incontro alla cieca tra due persone che mettono in scena vecchie idee e sogni e impressioni sbagliate. Anche se, ripeto, questo non vale per noi due. Non in questo momento, non oggi.
Anche per me è così. Eppure persino tu potresti stancarti di me e non volerne più sapere.
Se dovesse succedere, possiamo smettere, disse lei. Questo è l’accordo tra noi, no? Anche se non ce lo siamo mai detti. [Le nostre anime di notte, Kent Haruf, trad. F. Cremonesi]
Addie e Louis sono due anziani vicini di casa che vivono a Holt, in Colorado, entrambi vedovi con figli adulti ormai lontani; le giornate sono lunghe ma le notti ancor di più, per questo ad Addie viene un’idea un po’ bislacca: chiedere a Louis se gli va di trascorrere le notti da lei. Non si tratta di sesso, precisa immediatamente Addie, è qualcosa di molto più profondo: attraversare le notti assieme, parlare a letto, nel buio, delle loro vite e dei loro progetti.
Louis accetta e inizia così a uscire di casa ogni sera dopo la cena. La prima sera Louis passa dal cortile sul retro, bussa alla porta di un’emozionata Addie che lo sta aspettando. La donna, però, preferisce che Louis passi dalla porta principale e non da quella di servizio; se la gente di Holt avrà voglia di spettegolare, che lo faccia pure, ad Addie non importa poiché sa che con Louis non sta facendo nulla di male.
Addie e Louis, con una tenerezza incredibile, attraversano le notti assieme. Addie racconta dell’incidente della figlia, della morte del marito e della difficile situazione famigliare di suo figlio; Louis parla del suo tradimento alle promesse matrimoniali, della sua redenzione, della malattia e della morte della moglie e infine del difficile rapporto con la figlia.
Ma la gente di Holt, specialmente quelli con la mente più chiusa, prendono a parlar male di questo bel rapporto tra Addie e Louis; parlano talmente tanto che le voci arrivano sino alle orecchie dei figli, che con prepotenza chiedono ai rispettivi genitori di non vedersi più.
Cos’è che ci siamo detti? Che è impossibile aggiustare le vite degli altri, no?
Questo vale per te, disse lei. Non per me.
Capisco, disse Louis.
Oh, mi sento già meglio a parlare con te avendoti accanto.
Non abbiamo parlato molto per il momento.
Eppure mi sento già meglio. Te ne sono grata. Ti ringrazio per tutto questo. Adesso mi sento di nuovo molto fortunata. [Le nostre anime di notte, Kent Haruf, trad. F. Cremonesi]
Leggendo, anche questa volta Kent Haruf mi ha emozionata, con la sua capacità di intrecciare le storie delle vite dei suoi personaggi, descrive situazioni, sentimenti e paesaggi con grande semplicità.
“Le nostre anime di notte” non è un romanzo molto lungo: in queste poche pagine sono condensati molti sentimenti ed episodi della vita di Addie e Louis, sia del passato che del presente. Quella di Kent Haruf è una scrittura asciutta e incisiva, mai ridondante eppure sempre precisa e coinvolgente.
Stava iniziando a fare caldo. Metà luglio. Il cielo terso e il grano già falciato nei campi lungo la strada, le stoppie regolari e ordinate, nel campo accanto il granturco verde scuro che correva in file dritte. Una luminosa, torrida giornata estiva [Le nostre anime di notte, Kent Haruf, trad. F. Cremonesi]
Usa pochissime parole, Haruf, anche per descrive la campagna attorno a Holt, un campo di grano appena falciato, il mais verde brillante che sta crescendo lentamente, un cielo stellato che illumina le notti di Addie e Louis o la Main Street di Holt. E poche parole per rendere concetti quali l’amore, l’amicizia, l’essere genitori, i drammi della vita che tutti, purtroppo, ci ritroviamo ad affrontare.
Dopo aver letto i quattro romanzi di Kent Haruf finora editi in Italia ho capito che la potenza della sua scrittura è la semplicità ed è così che il lettore si identifica facilmente negli avvenimenti che accadono ai protagonisti.
Se volte farvi un regalo, leggete Kent Haruf: le sue storie vi arriveranno dritte dritte al cuore.
Titolo: Le nostre anime di notte
L’Autore: Kent Haruf
Traduzione dall’inglese: Fabio Cremonesi
Editore:NN Editore
Perché leggerlo: per farvi un regalo, perché la scrittura di Kent Haruf vi entrerà dritta nel cuore
Devo ancora avventurarmi nel magico mondo di Kent Haruf 🙂 nel mio Kindle ho Canto della Pianura, lo leggerò al più presto. Buon fine settimana!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Giulia! “Canto della pianura” è l’inizio ideale 🙂 Ti auguro un buon viaggio a Holt 🙂 A presto e buon fine settimana anche a te!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Claudia, che bello! Voglio leggerlo assolutamente. Non conosco questo autore ma da quello che hai scritto credo sia proprio il genere che piace a me. Grazie, Pina
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao! Felice di averti dato un buon suggerimento!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Devo ancora completare la trilogia, ma credo che questo le passerà davanti per ordine di lettura: già il titolo è uno spettacolo e Haruf mi ha conquistata già con Benedizione!
"Mi piace""Mi piace"
Ciao Cristina! Se “Le nostre anime di notte” ti ispira, leggilo pure prima di aver completato la Trilogia della Pianura: non ti rovinerà il gusto della lettura 🙂
"Mi piace""Mi piace"
stamattina ho sentito Linus a radio dj che ne parlava in una maniera così semplice ed intensa che mi è venuta una gran voglia di leggerlo pure io!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sono tutti qua che ti aspettano!
"Mi piace""Mi piace"
Guarda, deve essere un libro spettacolare! Non ho letto niente di Haruf ma appena posso voglio leggerlo, anzi, devo proprio. La tua recenzione mi ha ricordato un poco Márquez. Deve essere un libro di profondi sentimenti. Grazie Claudia.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Michela! Sì, i libri di Haruf sono davvero speciali e molto profondi: te li consiglio di cuore!
"Mi piace""Mi piace"