Venezia è una di quelle città che ho visitato con trepidazione e grandi aspettative. Sapevo tutto sui possibli contrattempi: orde di turisti pazzi che corrono con le fotocamere pronte a fotografare ogni singolo piccione; prezzi esorbitanti dei caffé in Piazza San Marco; improponibili giri in gondola; code folli all’ingresso dei principali monumenti; e via dicendo. Sapevo che Venezia è diventata un business e i veri veneziani scappano da questa città che cadrà prima o poi tra le grinfie rapaci dei feroci turisti. Ma per me Venezia è stata un regalo di compleanno molto speciale: desideravo da tempo visitarla e questo viaggio mi avrebbe anche fatto incontrare un’amica conosciuta ai tempi dell’Università, quando avevamo partecipato ad uno scavo paleoantropologico in Puglia.
Il libro di Giuseppe Tassini “Aneddoti storici veneziani” mi è stato regalato proprio dalla mia amica veneta in occasione di una sua visita in terrae sabaude. L’ho letto tutto d’un fiato e ho respirato la romantica atmosfera veneziana con avidità, con la voglia di prendere un Frecciabianca al più presto e tornare nella Laguna.
Titolo: Aneddoti storici veneziani
L’autore: Giuseppe Tassini (Venezia, 1827- Venezia, 1899) è stato uno storico italiano tra i più noti studiosi di toponomastica veneziana.
Editore: Filippi Editore Venezia
Il mio consiglio: per chi ama Venezia e le isole della Laguna e per chi ama la storia
Aneddoti storici veneziani è un libro perfetto per viaggiare nel tempo; con un linguaggio spesso un po’ arcaico o dialettale (ma comprensibile), Tassini ci prende per mano e ci conduce in una Venezia antica, la Serenissima dei dogi e dei viandanti che giravano di notte con le lanterne e le maschere. Racconta interessanti aneddoti storici e artistici, il tutto arricchito da disegni e immagini.
Così ho scoperto che un elefante aveva passeggiato lungo la Riva degli Schiavoni, il motivo per cui a Venezia ci son tanti colombi e piccioni e che Giacomo Casanova non fu l’unico uomo a fuggire dai Piombi.
Mi basta aprire una pagina a caso di questo libro per venire risucchiata come in un vortice di eventi narrati in modo così perfetto da farmi immaginare proprio lì, al molo di Piazza San Marco durante l’Ascensione mentre sta arrivando il doge sul bucintoro.
Venezia nonostante le orde di turisti che la affollano ogni giorno dell’anno, è riuscita a conservarsi come al tempo dei dogi; è l’unica città italiana che – per ovvi motivi! – non è stata vittima di quelle squallide espansioni edilizie, con quegli ecomostri di palazzi che sono pugni negli occhi (per chi vuole vederne degli esempi interessanti, vedasi periferia di Torino). Ad eccesione di Piazzale Roma e del ponte che la collega con Mestre, passeggiando a Venezia si possono ripercorrere le vicende e le storie narrate ne “Anettodi storici veneziani”. Si possono cercare le statue descritte, i luoghi teatro delle narrazioni, i palazzi appartenuti ad Otello il Moro di Venezia e Ca’ Farsetti a cercar il gobbo.
Tassini ci descrive l’evoluzione della moda veneziana, sia maschile che femminile; sapete che solo nel 1525 le donne veneziane iniziarono ad indossare preziosi orecchini? O che gli uomini indossavano il tabarro (un mantello) di differenti colori in base al ceto sociale, periodo dell’anno o solennità?
Venezia è una città che mi è rimasta nel cuore e che mi piacerebbe vedere e rivedere per scoprire piccoli scorci e ritrovare i luoghi descritti nel libro di Tassini. E ovviamente, spero di ritornare presto in Veneto per rivedere la mia amica.
Se ti appassioni di venezia ti consiglio questo blog:
http://naldorielio.blogspot.com.ar/
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Grazie! Sì, adoro Venezia! Guarderò di sicuro il blog! Devo ancora attivare la tendina con i blog preferiti!
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